L’aumento delle vendite di alcolici è stata molto consistente, facendo il confronto tra il periodo di inizio lockdown con quello di un anno prima l’aumento delle vendite online è stato del 262% (Nielsen, JAMA); anche le vendite retail sono cresciute, meno, ma del 54%, sempre tanto.

Alcol all’epoca del Covid-19

Già ai primi di aprile tentammo di segnalare al governo l’esigenza di dare più attenzione alle ricadute psicologiche provocate dalla pandemia. Un periodo senza precedenti fatto di incertezza e di stress sperimentati in tutte le aree di tutto il paese si capiva che avrebbero comportato molte sfide, individuali, familiari, sociali. Sfide difficili da reggere.

Allora, ad aprile, era parsa una intuizione da menagramo, oggi se ne vedono i dati. Sono iniziate ricerche in tanti ambiti condotte da istituzioni ed agenzie di grande valore, c’è perciò solo l’imbarazzo della scelta di quale ambito parlare. Prendiamo ad esempio il consumo di alcol.

L’aumento delle vendite di alcolici è stata molto consistente, facendo il confronto tra il periodo di inizio lockdown con quello di un anno prima l’aumento delle vendite online è stato del 262% (Nielsen, JAMA); anche le vendite retail sono cresciute, meno, ma del 54%, sempre tanto.

Poche settimane dopo, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che l'uso di alcol durante la pandemia preoccupa sia per la salute che per i comportamenti a rischio.

Oltre a una serie di associazioni negative per la salute fisica, l'uso eccessivo di alcol può attivare o peggiorare i problemi di salute mentale, come ad esempio l’ansia o la depressione, i più diffusi. Questi fenomeni riguardano le popolazioni di tutto il pianeta; quello che cambia da una realtà all’altra sono le attenzioni o le trascuratezze, in altre parole il grado di civiltà.

Inoltre gli effetti non si diramano allo stesso modo in tutti i gruppi di popolazione.

In generale la gente beve più spesso, più giorni della settimana, più quantità.

Un bello studio appena pubblicato (. doi:10.1001/jamanetworkopen.2020.22942 ) chiarisce che vi sono forti disparità demografiche, economiche, sociali, etniche. Chi è più vulnerabile, chi è più marginale, chi è più solo beve di più. In fondo si sa che l’alcol accompagna ed attutisce i dolori esistenziali; il punto però è che coloro i quali hanno bisogno di stordirsi o di sentirsi più su con la pandemia di Covid-19 sono diventati molti di più. Non c’è adesso solo da prendersi cura dei danni provocati dal bere troppo, no. Il bere eccessivo complica ed aumenta una grande vastità di altri sintomi, di disturbi del comportamento e di dinamiche sociali. In un mondo lacerato servono tanti ospedali da campo che offrano accoglienza, empatia, vicinanza emotiva.