Covid-19, stress e resilienza

Umberto Nizzoli

L'epidemia mondiale della malattia da COVID-19 per molte persone è fonte di stress e avversità inaspettati. La ripresa sembra energica, ma è bene imparare dall’esperienza senza fuggire via dal disastro che abbiamo subito. Capisco che la voglia di dimenticare è tanta, che il peso della pandemia è grande, ma bisogna crescere e non dimenticare. Mai.

Oggigiorno se ne parla molto, alcuni addirittura dicono di essere stufi di sentire la parola resilienza. In realtà la resilienza ci aiuta a superare le difficoltà. Ne abbiamo bisogno tutti e sempre.

La resilienza non è qualcosa con cui siamo nati: a partire dal nostro corredo genetico unico e individuale si è costruita nel tempo a seguito delle esperienze che abbiamo avuto interagendo prima con la mamma e poi con gli altri soggetti che abbiamo incontrato nella crescita. Possono essere stati incontri piacevoli o spiacevoli. Ecco perché tutti noi rispondiamo allo stress e alle avversità in modo diverso; è così anche con la pandemia di COVID-19.

Per chiarirsi le idee si può pensare alla resilienza come a una bilancia a piatti in cui le esperienze negative portano la bilancia verso risultati negativi e le esperienze positive la portano verso risultati positivi. Le esperienze che si susseguono nella crescita non fanno posizionare il fulcro della bilancia sempre nel bel mezzo; se Il fulcro della bilancia è più da una parte o dall'altra, può rendere più difficile o più facile far pendere il piatto della resilienza in positivo o in negativo.

Il fulcro di ognuno è in un punto diverso, il che spiega perché ogni persona è diversa nella capacità di controbilanciare le difficoltà della vita. Sotto stress molti sopportano, i più subiscono, alcuni migliorano. La buona notizia è che il fulcro può essere spostato sviluppando una serie di competenze che si possono utilizzare per adattarsi meglio e trovare soluzioni positive.

Quindi, cosa si può fare per costruire e rafforzare la resilienza in questo momento drammatico causato dall'epidemia di COVID-19? E come possiamo costruire la resilienza per pianificare in anticipo i futuri tempi di crisi che purtroppo probabilmente, vedi il clima, ci saranno?

La scienza dello sviluppo infantile indica tre modi in cui possiamo influenzare le esperienze e l'equilibrio della scala di resilienza:

Si può alleggerire il carico sul lato negativo della scala della resilienza riducendo le fonti di stress per le persone e le loro famiglie. Molte organizzazioni lo stanno già facendo, così possono accrescere la loro esperienza per prepararsi a possibili futuri periodi di distanziamento fisico e chiusura.

Ridurre le fonti di stress può includere:

  • Aiutare le famiglie a soddisfare i bisogni di base come cibo, alloggio, pannolini, assistenza sanitaria, assistenza all'infanzia e accesso a Internet o collegarle a programmi di aiuto
  • Garantire agli adulti senza mezzi una assistenza finanziaria
  • Creare ed offrire ai bambini luoghi di incontro e di gioco e un kit di strumenti come ad esempio libri da colorare, pastelli e pennarelli, giochi di parole, puzzle, libri, giocattoli; sapere che i figli si divertono può dare ai genitori una pausa
  • Incoraggiare i genitori, preparare il personale e i colleghi a praticare la cura di sé, anche se si tratta solo di prendersi qualche minuto per se stessi, fare una passeggiata o riposarsi molto. Dedicati alle cose che ti appassionano.

Si può aumentare il lato positivo della scala di resilienza accumulando esperienze positive, specialmente attraverso relazioni pro-attive.

La ricerca scientifica ha visto che l'unica vera ed importante cosa che accomuna la gran parte dei bambini che sviluppano una buona resilienza è una relazione stabile e nutriente fatta di attenzione e partecipazione con un genitore o un caregiver significativo. Anche gli adulti hanno bisogno di queste relazioni di supporto!

  • Chi lavora con le famiglie probabilmente ha già trovato nuovi modi per stare in contatto con loro mentre le visite di persona non sono possibili, ad esempio tramite telefonate o chat video. I limiti di queste alternative possono essere un po' frustranti, ma è buono a sapersi che non si sta solo effettuando un contatto, si sta anche dando ai genitori il tempo per impegnarsi in una relazione con un adulto fidato durante un periodo di isolamento fisico.
  • Mantenere e incoraggiare i contatti con la famiglia e con gli amici. Anche se siamo tutti tenuti a mantenere la distanza fisica, è importante chiamare, chattare in video, inviare e-mail o scrivere lettere alle persone a cui teniamo per impegnarci in interazioni reattive, proteggere il nostro benessere emotivo e gestire lo stress della vita in questo difficile momento.
  • Ricorda che lo sviluppo dei bambini non si interrompe durante una crisi. Il sostegno al suo sviluppo e la costruzione della resilienza non devono per forza richiedere molto tempo o sforzi extra. Le interazioni pro-attive sono semplici e possono essere fatte durante i momenti normali della giornata. Ad esempio se il tuo bambino fa un verso come il tubare o un gorgoglio durante il cambio del pannolino, rispondi con un suono. Se il tuo bambino indica qualcosa, indicalo anche tu e dì qual è l'oggetto. Giocare con un bambino è un ottimo modo per impegnarsi nella sua crescita e nell’alleviare lo stress per tutti!

Si può rendere più facile orientare la bilancia verso risultati positivi rafforzando le competenze di base. Tutti noi abbiamo funzioni esecutive e capacità di autoregolazione per gestire la vita quotidiana, ma lo stress rende più difficile utilizzare le competenze che abbiamo. Durante la pandemia di COVID-19, abbiamo bisogno di queste competenze fondamentali per cose come pianificare viaggi meno frequenti al supermercato o al mercato, compilare moduli, navigare nei programmi di supporto e per gestire il lavoro, la casa e la cura dei bambini. Gli adulti possono rafforzare queste abilità con piccoli ma utili supporti, come:

  • Inviare promemoria sms di appuntamenti importanti
  • Utilizzare certe app per la lista della spesa, pianificare il menu e i programmi giornalieri

Ricordiamocelo tutti: durante una crisi come ad esempio l'epidemia di COVID-19, le famiglie hanno bisogno che i loro bisogni immediati e di base siano soddisfatti alla svelta così possono concentrarsi su altre cose. Quando la crisi sarà finita, e prima o poi lo sarà, i programmi a lungo termine di sostegno degli adulti e dei bambini nella costruzione e nella pratica delle abilità fondamentali della vita saranno di nuovo necessari ed efficaci.