A corollario dell’articolo a mia firma, già apparso sull’ossessione per il varco tra le cosce, desidero segnalare un comportamento a mio modo di vedere ridicolo dei politici. Non oso dire della politica, tout-court perché la ritengo più nobile e sensata.

Da un’intervista che mi fa una giornalista dell’Espresso, pochi giorni fa, apprendo che il Parlamento ha in animo di varare una legge per punire chi gestisce i siti online pro-ana. Sono quei siti di cui scrivevo ieri e che furono messi in luce da una ricerca che feci con il valente ricercatore Agostino Giovannini (http://proanorexiaresearch.blogspot.it/) . Fu infatti così che furono “scoperti” in Italia i siti pro-ana, luoghi di raccolta dell’idolatria della magrezza. Era il 2004.

La giornalista attacca la sua intervista chiedendomi: “lei ritiene ancora aggiornati i dati del 2004?”.
Ovvio che no, da allora, specie sul web, è passata un’era. Eppure quei dati sono una parte del dispositivo che si vorrebbe ora proporre.

Apprendo poi che una legge praticamente identica era stata proposta prima nel 2008 e poi nel 2010 da parlamentari di partiti opposti. Nessuno mi aveva informato di tanto interesse. La cosa potrebbe fare piacere se non fosse che per me il problema è culturale e va affrontato coi metodi della responsabilità educativa. Ci vuole una politica che sostenga la prevenzione e l’educazione. Invece tutti, sì tutti, sia di destra che di sinistra, propongono una punizione giuridica facendo credere in modo muscolare che il proibizionismo serva a qualcosa. Visto che usano le nostre ricerche, se mi avessero consultato glielo avrei detto: ci vogliono mezzi per la prevenzione nelle scuole e nelle famiglie, non la minaccia della prigione. Questa via non paga, lo si è visto, ed inoltre con il mondo globalizzato fa ridere. Forse sapevano che avrei detto così e per questo non mi hanno consultato. Si sono risparmiati tempo.

Allego l’articolo dell’Espresso.
http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/08/08/news/caccia-ai-siti-che-inneggiano-a-bulimia-e-anoressia-1.176411?ref=HEF_RULLO

Cordiali saluti
Umberto Nizzoli