Il 10 aprile Umberto Nizzoli della azienda Sanitaria Locale presenta in seduta plenaria al congresso nazionale della Società scientifica pere i Disturbi del comportamento alimentare la relazione sul tema dei Fattori di rischio e di protezione per l’insorgenza di un problema alimentare desunti dalle Linee-guida NICE 2004 e APA 2006. In particolare Nizzoli spiega quali sono i rischi specifici ai maschi, agli atleti, o in età avanzate.

L’eziologia, comune alla maggior parte dei disturbi alimentari, e’ di norma considerata essere multifattoriale. Nessun singolo fattore a sé Stante può essere sufficiente a fare scatenare un dca; tuttavia che una persona sviluppi o meno un dca dipende dalla presenza di certe predisposizioni biologiche o dall’esposizione a particolari elementi di vulnerabilità.

Se si segue il filo dell’insorgenza e lo stabilirsi del dca si osserva che la combinazione fra elementi rischio e fattori protettivi può agire sia per mantenere la condizione di malattia che per determinare se un individuo recupera o meno.
Sebbene i dca si presentino prevalentemente nelle donne, gli uomini non sono rari. Lo stereotipo che il DCA sia una malattia femminile limita la comprensione della portata e della natura del problema che l’uomo con DCA deve affrontare.
Nelle donne è più decisivo il desiderio di essere magra per causare la “scontentezza” riguardo al corpo. Gli uomini invece hanno una maggiore “scontentezza” riguardo alla parte superiore del torso e sulla massa muscolare. Tra i maschi affetti da DCA la componente omosessuale è piuttosto consistente.
Il rischio per DCA è più elevato tra gli atleti che fanno agonismo che tra la popolazione generale della stessa età.
Le donne di sport competitivi dove è necessario/imposto un corpo magro (ginnaste, pattinaggio figurato, corsa, danza) sono specialmente a rischio. Gli uomini in sport come body-building sono a più alto rischio di DCA.
I genitori e gli allenatori per portare l’atleta ad essere più competitivo potrebbero incoraggiarne sia una distorta forma che un’errata attitudine nel mangiare.
Ma lo sport può dare anche fattori di protezione; infatti il praticare sport può proteggere dall’avere DCA se lo si fa in modo sensibile e da cui deriva un appropriato orgoglio e autostima per le conquiste fatte.
Infine sebbene l’esordio di un DCA sia di solito tra l’adolescenza e durante gli anni 20, sono stati osservati casi con esordio ben precedente (bambini piccoli o piccolissimi) o (anche molto) più tardivo (oltre i 50 anni).
In rari casi eventi avversi della vita (una morte, una crisi matrimoniale o un divorzio) possono scatenare antichi disturbi.
La paura di invecchiare sembra essere il fattore precipitante in questi pazienti.
E’ chiaro che per comprendere e curare bene tutte queste particolari patologie servono capacità e formazione adeguate.