L esperienze precoci e il ruolo dei caregiver per lo sviluppo sano o malato della mente umana

E’ affascinante vedere come si costruisce la biologia della mente. Con le tecniche attuali è possibile seguirne lo sviluppo. Le prime esperienze a partire dal periodo più profondo dell’esistenza all’interno del grembo materno, influenzano lo sviluppo dell'architettura cerebrale, che fornisce le basi per tutto l'apprendimento, il comportamento e la salute futuri della persona. Proprio come una base debole compromette la qualità e la forza di una casa, le esperienze avverse all'inizio della vita possono

compromettere l'architettura del cervello, con effetti negativi che durano fino all'età adulta.

Gli studi scientifici più attuali stanno mettendo in luce il fatto che il cervello umano più che razionale e logico è sociale ed emotivo poichè funziona come uno strumento per connettersi con gli altri, come bene ha evidenziato il premio Nobel Kahneman.
La psiche è guidata per lo più da motivazioni di cui non è pienamente consapevole e prende le sue decisioni non importa quanto importanti in base a informazioni che in gran parte non conosce e che non è in grado d'identificare.

La mente umana si sviluppa in interazione a partire dal corredo genetico. Sono le relazioni che attivano i programmi di base. Come un pianoforte ha bisogno del pianista per suonare altrettanto le nostre basi genetiche hanno bisogno dell’Altro per crescere.

Lo sviluppo dell'architettura cerebrale di un bambino fornisce le basi per tutto l'apprendimento, il comportamento e la salute futuri.

I cervelli si costruiscono nel tempo, a partire dal basso verso l'alto, come mostrano gli studi del child Development di Harvard. L'architettura di base del cervello è costruita attraverso un processo continuo che inizia prima della nascita e continua fino all'età adulta. Si stima che cresca fin verso i 21 – 23 anni. Dapprima si formano connessioni e abilità neurali più semplici, seguite da circuiti e abilità sempre più complessi. Nei primi anni di vita si formano più di 1 milione di nuove connessioni neurali ogni secondo, uno sviluppo tumultuoso che purtroppo viene tante volte intaccato dai comportamenti ignari dell’adulto. Egoismi soggettivi portano spesso ad esporre i bambini di queste fasi evolutive a stress troppo pesanti, una rottura, una separazione, la violenza domestica. Le architetture cerebrali possono venirne compromesse.  Dopo questo periodo di rapida proliferazione, le connessioni si riducono attraverso un processo chiamato potatura, che, tramite la selezione, consente ai circuiti cerebrali di diventare più efficienti.

L'architettura del cervello è composta da miliardi di connessioni tra singoli neuroni in diverse aree del cervello. Si stima che la piena fioritura arrivi a formare un milione di milardi di connessioni; per questo tante volte è stato usato il paragone con la Via Lattea,: il cervello umano ha complessità simili alla nostra galassia! Queste connessioni consentono una comunicazione fulminea tra neuroni specializzati in diversi tipi di funzioni cerebrali. I primi anni di vita, ripeto a inizare dalla gestazione, sono il periodo più attivo per stabilire connessioni neurali, ma anche nel corso della vita più adulta possono formarsi nuove connessioni e le connessioni inutilizzate continuano a essere eliminate. Il cervello infatti è plastico e conserva questa caratteristica anche in età avanzate, ovviamente con una facilità e una intensità minore di quando si è bambini. Poiché questo processo dinamico non si ferma mai, è impossibile determinare quale percentuale di sviluppo cerebrale si verifica entro una certa età. Ancora più importante, le connessioni che si formano all'inizio forniscono una base che può essere forte o debole per le connessioni che si formano in seguito. Il che rende cruciali le esperienze che il bambino (e il giovane) fa.

Le interazioni dei geni e dell'esperienza modellano il cervello durante tutta la via dello sviluppo. Sebbene i geni forniscano il modello per la formazione di circuiti cerebrali, questi circuiti sono rafforzati dall'uso ripetuto. Un ingrediente importante in questo processo di sviluppo è l'interazione affettiva comunicativa tra i bambini e i loro genitori e gli altri caregiver nella famiglia o nella comunità: amici, insegnati, educatori, parroci. In assenza di un caregiving attento e responsivo, o se le risposte sono inaffidabili o inappropriate, ilo clima affettivo- relazionale è instabile, l’attaccamento è insicuro o ansioso, l'architettura del cervello non si forma come previsto, il che può portare a disabilità nell'apprendimento e a disturbi del comportamento. In definitiva, i geni e le esperienze lavorano insieme per costruire l'architettura del cervello. Quando fu chiesto a Hebb se fosse più importante la natura (i geni) o la cultura (le relazioni) rispose ponendo a sua volta una domanda, nel rettangolo è più importante la base o l’altezza?

Le capacità cognitive, emotive e sociali sono inestricabilmente intrecciate nel corso della vita. Gary Marcus ha coniato una bella metafora: si nasce menù (col corredo cromosomico9 ma si deventa ricetta (con le esperienze).

Il cervello è un organo altamente integrato e le sue molteplici funzioni operano in coordinamento tra loro. Il benessere emotivo e la competenza sociale forniscono una solida base per le capacità cognitive via via emergenti e, insieme, sono i mattoni e il cemento dell'architettura cerebrale.

La salute emotiva e fisica, le abilità sociali e le capacità cognitivo-linguistiche che emergono nei primi anni sono tutte importanti per il futuro successo nell’apprendimento a scuola, sul posto di lavoro e nella comunità più ampia.

Una società competitiva e individui egoisti generano ambienti stresso geni. Chi lo subisce inquina i propri processi mentali, specie se si è piccoli e lo si subisce. Infatti lo stress tossico indebolisce l'architettura del cervello in via di sviluppo, il che può portare a problemi per tutta la vita nell'apprendimento, nel comportamento e nella salute fisica e mentale. Evidenza scientifiche dimostrano una stretta correlazione delle esperienze di stress tossico con i problemi dell’apprendimento, i problemi del comportamento, la depressione giovanile, le idee suicidarie, le condotte autolesive e l’uso di droghe, mentre sul piano organico sono correlate a insorgenza di tumori, ipertensione, diabete.

Ma non si deve demonizzare ogni situazione stressogena alla ricerca di un mondo paradisiaco senza conflitti. La vita ha bisogno di conflitto, per crescere. Quindi l'esperienza dello stress è una parte importante di uno sviluppo sano. L'attivazione della risposta allo stress produce un'ampia gamma di reazioni fisiologiche che preparano il corpo e la mente ad affrontare la minaccia. Tuttavia, quando queste risposte rimangono attivate a livelli troppo elevati e/o per periodi di tempo significativi, senza relazioni di supporto che le aiutino a calmarle, ne risulta uno stress tossico. Il che può compromettere lo sviluppo delle connessioni neurali, specialmente nelle aree del cervello dedicate alle abilità di ordine superiore. Ne esce ancora una volta sottolineato il ruolo cruciale dei caregiver, a aprtire dai genitori, per facilitare la formazione di un essere umano sano che sappia godere della vita e non ne sia oppresso dal male.