26 giugno: prevenzione all’uso di droghe- Cannabis McGill Univ JAMA

 

Appena l'ho visto ho pensato di condividerlo con voi.

Le memorie che si legano. L'articolo infatti è prodotto da un gruppo di ricerca del dipartimento di psichiatria della McGill University di Montreal che visitai quando andavo in Canada per studiare i servizi riconosciuti all'eccellenza sanitaria.

La fonte poi è assolutamente autorevole, il JAMA.

Si tratta di una review sistematica e una meta-analisi

sulla letteratura scientifica che si è occupata della associazione tra l'uso di cannabis in adolescenza e l'ansia, la depressione e le condotte suicidalì tra i giovani. Lo studio ha preso in considerazione gli articoli scientifici apparsi su Medline, Embase, CINAHL, PsycInfo, Proquest Dissertations e Theses, una letteratura molto vasta. Gli autori hanno studiato 3142 articoli.

La cannabis è la droga più utilizzata dagli adolescenti in tutto il mondo. Il suo impatto sulla sinaptogenesi e sulla formazione di disturbi mentali  di area psicotica è largamente conosciuto.

Molto meno si è indagato l'effetto della cannabis sullo stato dell'umore e sulla possibilità di innescare condotte autolesioniste e di tipo suicidale, che sono appunto i temi analizzati nell’articolo.

Lo studio ha calcolato l'indice di rischio rappresentato dal consumo di cannabis.

Orbene va precisato che ciò che accade ai consumatori di cannabis è solo, si fa per dire, un innalzamento della probabilità di un esito di sofferenza dello stato dell’umore e ideativa.

Cioè considerata l'alta diffusione del consumo va detto con chiarezza che la probabilità di avere un esito insoddisfacente e/o di sofferenza è solamente, si fa per dire, più elevata di quanto non lo sarebbe se non si consumasse cannabis .

La metanalisi dimostra che il consumo di cannabis in adolescenza è associato con un aumento del rischio di sviluppo di depressione maggiore e di condotte e ideazioni di tipo suicidale.

Benché la depressione sia un disturbo multifattoriale e complesso, la metanalisi dimostra che l'assunzione di cannabis formula una condizione che aumenta la probabilità di sviluppo di depressione maggiore .

Più in dettaglio tenuto conto che la diffusione della depressione maggiore in età adolescenziale è del 7,2% della popolazione di quell'età, tra coloro i quali consumano cannabis la incidenza della depressione è del 8,1%, un aumento non straordinario ma assolutamente da non trascurare.

Rispetto ai disturbi d'ansia invece il consumo di cannabis si rivela ininfluente: non induce nessuna modificazione rispetta alla sua diffusione epidemiologica.

Invece rispetto alle condotte autolesive ed alle idee e ai tentativi di suicidio l'uso di cannabis induce un aumento di oltre 3 volte il rischio.

Cosa si deve concludere?  il consumo di cannabis in adolescenza si associa oltre che con la formazione di disturbi mentali anche con l’aumento della probabilità di sviluppo di depressione e di formazione di idee autolesive.  Certo non è il caso di drammatizzare. Tuttavia è bene ricordare che la prevenzione del consumo di cannabis si associa alla miglior difesa delle condizioni di salute dei giovani.

Perché scrivo adesso questa nota? Il 26i giugno è la giornata mondiale sulle dipendenze ed è una buona occasione per sfruttare le conoscenze scientifiche a formulare una migliore educazione alla salute.

G. Gobbi, Association of Cannabis Use in Adolescence and Risk of Depression, Anxiety, and Suicidality in Young Adulthood A Systematic Review and Meta-analysis, JAMA Psychiatry. 2019;76(4):426-434. doi:10.1001/jamapsychiatry.2018.4500